mercoledì 21 ottobre 2015

Flaming Panties: American Fashion Story 5.02 - #recensione

Il secondo episodio di Hotel ha un comune denominatore: lo sfarzo. 

Devo anche ammettere che questa volta nessuno mi ha particolarmente delusa in quanto ad outfit ma tranquilli; la floppata non manca nemmeno a 'sto giro. 

E in tutto questo tripudio di oro e paillettes.. la prima che incontriamo è quel catorcio di Sally Make-Up, che crossoverando Paint Your Life vediamo intenta a cucire Gabriel dentro a un materasso del Cortez, indossando un abito fiorato rosa dal gusto retrò, intimo nero a vista e un importante collier davvero niente male.



Anche il secondo abitino che ci propone è fiorato; effetto campagna rurale sotto, pizzo e tagli strategici sopra. Completano il look calze a rete e tacco 15 ma largo, che sbarellando causa sbronza, aiuta a mantenersi in equilibrio.


Eccola poi al massimo del suo splendore strafatta e biascicante in volants di pizzo bianco (ancora) e anacronistico choker; dettaglio immancabile, la lacrima facile.



Infine, offesa a morte per non essere riuscita a imbucarsi alla sfilata di Will, abbandona la delicatezza dei pizzi e risfodera il suo evergreen, il cappotto animalier che colleziona acari dagli anni 90. Maquillage strong e denti non pervenuti.


Di Iris c'è ben poco da dire, in questa puntata ci ammazza la vita con due look deprimenti; con e senza foulard.


Grazie al cielo, ad aiutarla nello smaltimento cadaveri c'è Liz la fashionista; vestaglia a fiori e dragoni e top in pizzo (daje) nero.


Questo sapore orientale lo ritroviamo anche nel caftano color burgundy della Crazy Color e turbante in pendant, e alla sfilata;


dove la diva impartisce lezioni di stile a quei poracci di Vogue indossando un' opulenta casacca ricamata stile Maharaja e copricapo dorato tutto perline e lustrini.



Nella sua ultima apparizione ostenta tutto il lusso possibile: camicia stroboscopica e un' intera parure gold.


Passiamo ora all'altra diva, la Contessa Elizabeth, che apre le danze sbattendo la porta in faccia alla mesta Iris, in vestaglia bianca con orridi fiori ton sur ton, trucco e parrucco cementati e tutta la collezione dei gioielli di San Gennaro.


La bricconcella, non paga di essersi appena cibata del sangue dei propri figlioli, vorrebbe tanto andare a caccia con Donovan, il quale invece le propone di spararsi una maratona di House of Cards. L'entusiasmo dipinge il volto di Elizabeth, che si consola rimembrando una gaia serata durante la quale se la spassava per i cazzacci suoi indossando qualcosa di troppo figo per essere vero, long dress ciclamino con strascichi e broche argento.


Dopo essersi messa in lungo total white e fascinator piumato coordinato, con somma gioia riesce a far alzare Donovan dal divano e insieme si recano alla sfilata di Drake.


Donovan si sta rivelando una pezza al culo, alla Contessa serve un nuovo toy boy, e chi meglio di quel pirla di Tristan per rimpiazzarlo? Santa Elizabeth veglia su di lui, nuovamente in veste da camera, questa volta nera.


Una volta trasformato Tristan indossando solo dell'intimo nero, segue bombata in completino rosso. Dettaglio irrinunciabile, il solito mezzo metro di tacco, pure mentre si tromba.


Seguono coccole e cazzate discorsi post copula, e di nuovo Elizabeth si abbandona ai ricordi, di quando di cognome faceva Jagger e andava a cavallo allo Studio 54, come un'odalisca dei poveri di rosso vestita e con un km di postiche di capelli ingarbugliati che manco Raperonzolo.


A una certa i due si fanno sgamare da Donovan, e in tutta tranquillità Elizabeth lo sfancula in mutande e, cosa mai vista, una vestaglia; nera con decori dorati.


Ultimo outfit da lei proposto, un composée fetish di pelle, pizzo (aridaje), borchie e taffetà.


Dalle stelle alle stalle, Alex; pantalone triste per il giro visite, maglione e leggings antisesso per le serate in casa. Tranquillo John, a te ci penso io.


La dottoressa inacidita fa un bel cazziatone a Miss Twin Peaks, che stanca di servire tavoli al RR Diner, si è data alle cazzate New Age. La blusa pseudo etnica la dice lunga.


Mi risolleva l'umore il detective Fregno Lowe; sempre composto ed elegante in completo e cravatta in ogni luogo e situazione, pure quando sbevazza abbestia ed esamina foto di culi trapanati.


Donovan fa il suo ingresso in scena parzialmente vestito, strano ma vero, non ha le chiappe al vento; pantaloni e slippers (che tanto non sapete cosa sono) neri, e, capo must della puntata, una vestaglia in lurex sicuramente di proprietà della sua amante.


Una volta schiodato a forza dal divano, si armonizza cromaticamente alla Contessa con un completo confetto e turtleneck nero un po' mafia, comodo sia per presenziare agli eventi mondani, sia per coricare di botte Tristan (offrendoci così una bella visuale del deretano, grazie Matt).


Per farsi mandare affanculo, al ciuffo rockabilly accosta camicia e giacca nere, come il suo umore.


A 'sta cazzo di benedetta sfilata, volti nuovi illuminano il Cortez! Per esempio quello di Claudia; bff di Will, che in tailleur pantalone color mostarda e pellicciotto in Volpino di Pomerania preferisce starsene comodamente seduta, conscia del fatto che, quando si chiamava Naomi e sulla passerella ci stava lei, ha lasciato ai posteri un solo bel ricordo: la caduta di culo alla sfilata di Vivienne Westwood del 1993.


Notevole il défilé griffato Will Drake, il trasferimento al Cortez ha decisamente giovato a creatività e look; black&white e occhiale da vista nerd, approvato.


Ma se ben ricordate nella scorsa recensione il caro Will sì portato a casa il titolo di flop della settimana. Lui sarà anche migliorato, ma ha tenuto da parte il capo più merdoso della sua collezione per la star dello show: Tristan.
Pantalone in pelle zippato, giubbotto dalla fantasia improponibile e sciarpina sbrodolata di sangue.


Sniffatore incallito di metanfetamina, calce e gesso; tra undercut, sfregi, slinguazzate e furti tutto nel giro di cinque minuti, ritrova la joie de vivre grazie alla Contessa; che con un cicchetto di sangue gli fa sparire i punti neri.
Post sbombazzata nella vasca da bagno, si infila in una delle vestaglie fiorate di Elizabeth; che nel frattempo gli spiega cos'è l'eterosessualità incipriandolo e piantandogli uno stiletto dorato nello stomaco.



Le lezioni di Elizabeth hanno talmente tanto successo che, in stivaletti a punta bianchi e camicia truzza fantasia paisley, Tristan si fionda su grindr in cerca di cazzi hipster.


Concludiamo con un tuffo nell'armadio démodé di James Patrick March; che nonostante tutto ha il suo perché, un gran perché.
Doppiopetto gessato grigio, sciarpa e fiore all'occhiello durante le apparizioni al Cortez,


cravatta, bombetta e bastone nel 1925.


Ma quella che preferisco è senza ombra di dubbio la tenuta da tempo libero, maschera cybergoth, grembiule da macellaio e guanti da giardinaggio;



utilizzabile in svariate occasioni, quali:
murare persone vive,


 stupri con omicidio,


sciogliere gente nell'acido;


suicidio.


Per vostra fortuna la recensione è quasi finita, manca solo un'ultima cosa..
Il Flaming Panties della settimana, tocca al culo di Mr. March. Non ho altro da aggiungere.


La floppata dell'episodio, cari miei, se la becca lo slip leopardato di Tristan. 
Potrà pure farvi sangue nell'insieme, a me per prima, ma la mutanda è incommentabile. 


Sperando di non avervi tediato troppo, vi do appuntamento alla prossima settimana e ricordate, grindr è il male.





Nessun commento:

Posta un commento